“Io sono la prova vivente che è una vita complessa è anche più appagante.”

 

Behind the Tissue: Britt Bazelmans, assistente logistica

Se qualche anno fa mi avessero detto che avrei trascorso i miei finesettimana in abbigliamento medioevale mentre mio marito si cimenta in un duello a colpi di spada nel cortile di un castello, forse ci avrei riso sopra. Ma a volte la vita ha in serbo delle sorprese, non è vero? 

I ruoli che interpreto nella vita sono vivaci e mai monotoni: impiegata nella logistica alla WEPA ma anche aspirante ingegnere della sicurezza, moglie, madre, dama medioevale e addirittura Social Media Manager. Finora la mia vita è stata tutt’altro che ordinaria, ed è proprio così che mi piace. Ogni filo viene tessuto a creare qualcosa di unico e appagante.

La mia carriera in WEPA è iniziata nel reparto di logistica e da allora sono l’unica donna nello stabilimento di Swalmen che sa guidare un “muletto”. Una decisione coraggiosa, visto che la logistica non pullula certo di donne. Ma io ho accettato questa sfida con tutta me stessa. Oggi divido le mie ore di lavoro tra l’ufficio, dove gestisco le ordinazioni, e il magazzino, dove salgo ancora sul muletto se necessario. Questa combinazione di mansioni mi mantiene attiva e sempre nel vivo delle operazioni.

Ma io volevo di più. Spinta dal desiderio di allargare le mie competenze, ho deciso di intraprendere una formazione professionale come ingegnere della sicurezza. Far conciliare lavoro a tempo pieno, studio, volontariato e famiglia non è proprio facile, ma alla lunga paga. In futuro sarò l’unica donna in WEPA a gestire la sicurezza, e di questo non posso non essere fiera. Non solo fiera di me stessa ma anche per ciò che rappresenta questo ruolo.

Al di fuori del lavoro, al finesettimana, mi addentro nel mondo incantato del castello di Hoensbroek. Insieme a mio marito e mio figlio faccio parte, a livello di volontariato, di un gruppo di rievocazione storica medievale. Mio marito, nelle messe in scena di combattimenti con la spada, si cala nel ruolo di un cavaliere e io in quello della signora del castello. È un modo vivace di evadere dal quotidiano assaporando il fascino della storia e anche un divertente intrattenimento per un pubblico di 1500 persone.

Per me questo è più di un hobby. È un’occasione di incontrare la nostra community e dare un aiuto al castello. Addirittura mi occupo volontariamente della presenza sui social del gruppo. Tutte queste attività sono per me come una valvola creativa e fortemente in contrasto con il mondo della logistica, con tutta la sua precisione che mi circonda durante la settimana lavorativa.

In WEPA ho imparato che la diversità non è solo una linea guida ma anche una cultura imprenditoriale. Si tratta di accettare chi siamo, trovare le nostre passioni e, in questo, essere aiutati a perseguirle. Che rediga piani di sicurezza o indossi un abito medievale, io sono la dimostrazione che è proprio la sua complessità a rendere la vita più appagante.

Chi lo dice che in una storia di cavalieri non ci possa stare anche un muletto da magazzino?

Fotocredits: Paul Tolenaar

- Persone alla WEPA

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